Il lupo della Calabria: un patrimonio naturale da salvaguardare

Il lupo (Canis lupus) è uno dei mammiferi più affascinanti e misteriosi che popolano i boschi e le montagne della Calabria.

Antenato dei cani domestici, il lupo ha da sempre rappresentato un simbolo di fierezza e libertà, ma anche di conflitto con le attività umane, per la sua propensione a predare il bestiame domestico e la selvaggina.

In passato, il lupo è stato oggetto di una spietata persecuzione da parte dell’uomo, che lo ha cacciato indiscriminatamente e lo ha reso protagonista di leggende e credenze popolari spesso negative. Negli anni ’70 del secolo scorso, la popolazione di lupi in Italia era ridotta a circa 100 esemplari, concentrati soprattutto nelle aree montane della Calabria, dove trovavano rifugio e cibo.

Fortunatamente, grazie alla maggiore protezione legale, alla sensibilizzazione ambientale e alla ricostituzione delle prede selvatiche, il lupo ha conosciuto una forte ripresa numerica e una espansione dell’areale. Oggi si stima che in Italia ci siano almeno 3.300 lupi, di cui circa 2.400 nell’Appennino e 950 nelle Alpi.

La Calabria rappresenta uno dei territori ideali per il lupo italiano (Canis lupus italicus), una sottospecie distinta geneticamente dagli altri lupi e dai cani domestici. La regione offre infatti estesi boschi e ampie aree scarsamente popolate, dove il lupo può trovare riparo e cibo. Il lupo è presente in tutta l’area montana calabrese, dal Pollino all’Aspromonte, passando per la Sila e la Catena Costiera.

Il lupo è un animale sociale che vive in branchi composti da 2 a 7 individui, guidati da una coppia dominante (alfa) che si riproduce una volta all’anno. I cuccioli nascono dopo una gestazione di 64 giorni e vengono allevati dagli altri membri del branco, che collaborano anche alla caccia. Il lupo si nutre principalmente di mammiferi come cinghiali, caprioli, cervi e lepri, ma può integrare la sua dieta con frutta, bacche e carcasse.

Il lupo è un animale diffidente e intelligente, che tende a evitare il contatto con l’uomo. Tuttavia, può entrare in conflitto con le attività agricole e zootecniche, soprattutto se non sono adottate misure preventive per proteggere il bestiame. Il lupo può anche essere minacciato dal bracconaggio, dall’ibridazione con i cani randagi, dalla perdita o frammentazione dell’habitat e dalle malattie trasmesse dai cani domestici.

Per questo motivo, il lupo è una specie protetta dalla legge italiana dal 1976 e dalla Convenzione di Berna del 1979. Inoltre, il WWF Italia si impegna da anni per la conservazione del lupo attraverso progetti di monitoraggio, educazione ambientale, contrasto al bracconaggio e al randagismo, promozione di pratiche agricole sostenibili e dialogo con le comunità locali.

Il lupo della Calabria è un patrimonio naturale da salvaguardare e valorizzare, non solo per il suo ruolo ecologico di predatore apicale che regola le popolazioni delle sue prede, ma anche per il suo valore culturale e simbolico di animale che rappresenta la natura selvaggia e la biodiversità della nostra regione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy